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Immobiliare, il mercato cambia. Segnale per tutta l’economia

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I segnali di miglioramento del mercato immobiliare fanno sperare nella più generale ripresa del comparto edile che continua ad essere uno dei settori portanti dell’economia, anche per l’indotto che vi gravita attorno. Parliamo di segnali, certo, ma dobbiamo ormai rassegnarci a contare su indicazioni di questo genere invece che su ampi e positivi mutamenti dell’economia. Miglioramento edilizio e riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, possono essere le nuove parole d’ordine per non far cadere nel vuoto i segnali positivi che dal mercato arrivano. L’industria delle costruzioni, con particolare riferimento al settore immobiliare , ha d’altra parte in se stessa da sempre la vocazione al recupero e al mantenimento del valore e della qualità del prodotto. A questa esperienza ormai consolidata, si tratta ora di affiancare una nuova vocazione e attenzione a temi più strettamente innovativi richiesti dal mercato. La domanda immobiliare verte molto di più sulle prestazioni del prodotto più che sul prodotto stesso. Possiamo in tal senso fare lo stesso paragone che da tempo facciamo per il mercato dell’automobile: l’attenzione del mercato va maggiormente verso i servizi e gli optional di natura innovativa più che sulla vettura stessa. Lo stesso vale oggi per le realizzazioni immobiliari per le quali si richiedono consumi e costi adeguati al periodo (20 anni fa chi comprava l’appartamento raramente chiedeva l’ammontare delle spese di condominio), e non si è disposti a pagare per cose che non ci servono e accessori/ pertinenze inutili. In altre parole, l’involucro casa resterà più o meno lo stesso, ma la differenza sarà data dal contenuto e dal suo modo di concepirlo nella fase del suo recupero da parte degli operatori. Cambia il mercato immobiliare quindi. Si aprono spazi di mercato enormi per operatori che accettino le nuove sfide innovative che la domanda pone. Ma la direzione è segnata e sarà una sfida sia economica sia sociale, perché in gioco c’è il mantenimento di valore dei patrimoni delle famiglie e delle attività delle imprese. A ben vedere, quello che accade nelle costruzioni è esattamente ciò che avviene nel resto del sistema economico. Nuovi mercati si aprono, nuove domande si presentano alle imprese. Occorre adattarsi e se possibile anticipare con un’offerta adeguata i cambiamenti nei consumi. Si tratta di una declinazione diversa del tema della competitività che tutte le imprese devono perseguire.

Massimo Guerrini Real Estate Advisor Vicepresidente API Torino