NPL EUROPE CONFERENCE – LONDON – 1 e 2 OTTOBRE 2014 Open Asset ha partecipato come partner alla NPL EUROPE CONFERENCE che si è tenuta a Londra i giorni 1 e 2 ottobre 2014. Erano presenti operatori bancari, investitori, advisors e consulenti legali provenienti da tutto il mondo. Per l’Italia erano presenti oltre a Open Asset anche Banca Ifis e McKinsey. La conferenza è stata organizzata in sezioni: una più prettamente bancaria, dove sono state analizzate, con riguardo agli NPLs, le strategie per il deleveraging, e le strategie di conferimento a bad banks e SPV. Sono state poi analizzate, sempre dal punto di vista della Banca, con una visione”mondo”, le strategie di vendita (quali crediti vendere, a chi ed a che prezzo), con le relative ricadute sul conto economico nel breve e nel lungo perdiodo. La parte più interessante per le società di advisory è stato il focus sul real estate, con approfondite analisi sul mercato dei mutui residenziali, sulle opportunità di acquisto di npls secured europei (interessante il caso del fondo israeliano che ha appena acquisito 1 miliardo di euro di NPLs europei). Per i gestori di NPLs sono stati illustrati i vantaggi delle aste on line, nei paesi ove sono possibili. La partecipazione è stata altissima, a livello mondiale, con un livello di interesse che neppure gli organizzatori si erano aspettati. E’ chiaro che la crisi mondiale iniziata nel 2008 con il crollo di Lehman Brothers ha creato e creerà una tale mole di NPLs che questi saranno oggetto di grande attenzione da parte di una moltitudine di operatori economici: banche e finanziatori che dovranno smaltirli, consulenti e imprese per la cessione, il conferimento e la gestione, fondi ed investitori che li acquisteranno. Grande attenzione anche dagli operatori del real estate per la parte “secured”. A causa della elevata differenza tra il bid e l’ask (le Banche non sono ancora in grado di assorbire le perdite), il mercato può essere considerato quasi “fermo”, i deals sono stati pochi. Ma appena i livelli del bid/ask saranno abbastanza vicini si creerà una così grande mole di lavoro che nasceranno nuove imprese perseguirlo e smaltirlo. Soltanto in Italia ci sono ormai 180 miliardi di euro di NPLs, ma si arriva a circa 300 miliardi se vengono inclusi anche i crediti in procinto di diventare NPLs. Citando EY, “gli NPLs saranno una grande opportunità di mercato e di lavoro per svariati anni a venire. E non solo per vendita di pacchetti di crediti (e quindi lavoro per legali, advisors, fondi e generatori di deals), ma saranno in grado di creare nuovi posti di lavoro, un nuovo tipo di lavoro”. –